All'inizio dehgli anni Settanta, per la prima volta nella storia dell'automobile, lo stile diventò più importante della meccanica.

La ricerca sull'aspetto della carrozzeria e delle comodità dell'abitacolo, in pratica, divenne più importante di quella sul motore e sulle altre componenti meccaniche.

Nel frattempo però nascevano anche le prime preoccupazioni per l'aspetto ambientale, perchè per la prima volta ci si trovava di fronte ad un fenomeno nuovo: l'inquinamento.

Vennero così approvati i primi provvedimenti per la sicurezza e si stabilirono dei limiti di velocità., come tutela per l'incolumità di automobilisti e pedoni.

Le auto, infine iniziarono ad essere prodotte in tutto il mondo: accanto alle grandi aziende americane ed europee si affacciò per la prima volta sui mercati internazionali anche l'industria automobilistica giapponese.

Una scuola molto agguerrita e fortemente competitiva, con metodi di produzione innovativi e automobili davvero molto valide: per la prima volta era possibile acquistare a prezzo basso un auto utilitaria dotata di un ottimo confort e alte prestazioni.

Ma gli anni Sessanta sono rimasti alla storia come gli anni d'oro dell'automobile: ogni giorno migliaia di piccole vetture per le famiglie, uscivano dalle fabbriche europee ed erano istantaneamente vendute.

E' stata di fatto l'epoca della motorizzazione di massa, della "gita fuori porta" della domenica, e dell'auto finalmente "popolare".

Sono soprattutto i modelli sportivi di quegli anni però ad essere ancora oggi molto famosi: Porsche, Mercedes-Benz, MG, Ferrari e Jaguar rendono celebre il loro nome vincendo le principali competizioni sportive e di conseguenza vendere i loro modelli stradali a prezzi esorbitanti.